Oggi a Cardiff il comitato esecutivo della Uefa ha deciso che gli Europei di calcio del 2012 si svolgeranno in Polonia e Ucraina. Bocciata dunque la candidatura dell'Italia, che ha ottenuto solo 4 voti contro gli 8 dei due paesi est-europei, mentre Crozia e Ungheria non hanno ricevuto voti.
Ancora una volta dobbiamo ingoiare il rospo e accettare il fatto che politicamente la nostra federazione è davvero una delle più deboli d'Europa, talmente debole da essere sonoramente sconfitta in un voto che sembrava dovesse essere a senso unico in nostro favore. Noi avevamo stadi da ristrutturare e infrastrutture da potenziare, mentre in Polonia e Ucraina dovranno, in molti casi, essere costruiti ex-novo; noi avevamo la tradizione e il "merito" di essere freschi campioni del mondo dalla nostra parte, loro l'incognita di dover organizzare il tutto in cinque anni in due paesi che stanno vivendo in un caso (la Polonia) uno scandalo a livello arbitrale e sportivo anche superiore alla nostra Calciopoli e in un altro (l'Ucraina) una spaventosa crisi politica che mette in dubbio addirittura il suo ordinamento democratico. Che dire: complimenti all'Italia per la straordinaria impresa di aver perso questa grande occasione, e auguri ai Paesi organizzatori, che di lavoro ne avranno parecchio da fare.
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